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Deblattizzazione

Igiene ambientale > Disinfestazioni > deblattizzazione

La lotta alle Blatte è estremamente diffusa perchè questi insetti possono fungere da veicolo per svariati microrganismi patogeni (tra cui Enterobatteri, Pseudomonas aeruginosa, stafilococchi e micobatteri) ed altri parassiti (nematodi e cestodi) pericolosi per l'uomo e per altri animali..Inoltre la presenza delle Blatte è in grado di danneggiare partite di derrate alimentari che possono essere contaminate da escrementi, da frammenti di Blatte morte. A volte, in presenza di elevate infestazioni, gli alimenti vengono resi inutilizzabili a causa dell'impregnazione da parte di odori sgradevoli rilasciati dagli stessi insetti..Le due specie più comunemente rinvenibili negli ambienti del Nord Italia sono: la Blattella germanica (fuochista) e la Blatta orientalis (scarafaggio nero). In determinate aree, ove il clima è favorevole, è diffusa anche la presenza di Periplaneta americana in particolar modo all'interno di stabilimenti dell'industria alimentare. Più rara è la presenza di Supella longipalpa ( Blatta dei mobili ). .Tenere sotto costante controllo gli ambienti permette di conoscere e valutare l’inizio o l‘andamento di un’infestazione, di identificare i parassiti e di pianificare interventi mirati..Una corretta e moderna prassi di disinfestazione può essere suddivisa in tre distinte fasi:
1) la prevenzione;
2) la bonifica;
3) il mantenimento e controllo (tramite l'azione del monitoraggio).
Prevenzione dall'infestazione da blatte
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La prevenzione
deve essere effettuata anche sul piano organizzativo:
Tramite l’ispezione dei contenitori delle derrate (ad es. imballaggi in cartone) alla ricerca di ooteche ed allontanamento degli imballi non essenziali.
.In ristoranti e centri cottura perseguire l’accurata pulizia dalle attrezzature di cucina con particolare attenzione alle cappe aspiranti e ovunque vi sia presenza di interstizi e di materiale termo-isolante. Questi materiali subiscono nel tempo scollamenti e divengono facilmente punti di nidifica per Blattella germanica. Qui la disinfestazione convenzionale potrà risultare scarsamente efficace a motivo dell’elevato sbalzo termico caratteristico di questi punti. .Evitando il ristagno di residui di sostanza organica tra griglia e sifone degli scoli presenti sotto le attrezzature di cottura..Allontanando ogni residuo di alimento. Poche briciole possono alimentare un gran numero di insetti. Anche l’acqua non deve risultare facilmente disponibile: vanno riparate tutte le piccole perdite anche se all’apparenza insignificanti.
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La deblattizzazione
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Ogni intervento di disinfestazione deve essere condotto nella piena consapevolezza che i formulati impiegati (i presidi medico chirurgici o, con termine più moderno, biocidi) non devono costituire fonte di pericolo, in termini di residui, per gli ambienti ove sono stati applicati (si pensi ad esempio alle attrezzature -fisse e mobili- di una cucina, aree ove giocano bambini, ambienti di soggiorno, …).
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E’ pertanto opportuno privilegiare l’impiego di attrezzature in cui l’erogazione dell’insetticida sia sempre quanto più controllabile possibile. Ad esempio con le pompe manuali a bassa pressione è possibile controllare l’entità della distribuzione dell’insetticida, non è così invece quando si utilizza la lancia mitra collegata con pompe ad alta pressione o altre attrezzature quali il nebulizzatore elettrico.
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Ogni intervento sarà preceduto da un’ispezione dei locali ove si deve intervenire per accertare l’assenza di alimenti esposti o stoviglie in genere. La lotta alle Blatte dovrebbe essere condotta prescindendo da rigidi schematismi, ovvero non secondo le “applicazioni a calendario”.
.Le possibilità di condurre una lotta chimica contro le Blatte si possono riassumere nelle tre modalità di seguito descritte:
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1) Trattamento delle superfici
di probabile transito con prodotti in grado di persistere per un discreto periodo di tempo. .
In questo caso l’insetto si avvelena camminando sulle superfici trattate. Si tratta di una forma di lotta tradizionale, a volte posta in crisi dall’esecuzione di lavaggi delle superfici particolarmente intensi (con idropulitrice).
.Se l’infestazione è da imputarsi a Blatta orientalis il trattamento deve essere completato con l’applicazione dell’insetticida anche negli scarichi, scoli e raccordi fognari dello stabile. I formulati insetticidi ottenuti con la tecnica della microincapsulazione solitamente sono in grado di esprimere elevati livelli di azione residua nel tempo.
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2) Trattamento, con idonee attrezzature, di tutti gli anfratti
(crepe, fessure, interstizi) che si ritiene possano fungere da riparo per le Blatte..In questo caso sono spesso utilizzati biocidi ad effetto “snidante”, ovvero in grado di provocare una rapida reazione di fuga da parte delle Blatte che escono allo scoperto nel tentativo di allontanarsi dall’area ove percepiscono la presenza dell’insetticida. .Se il prodotto utilizzato è in grado di contaminare irreversibilmente le Blatte possono essere ottenuti buoni risultati. Il metodo richiede grande esperienza nella localizzazione di tutti i luoghi di possibile rifugio..Spesso gli interventi 1) e 2) sono eseguiti entrambi o comunque nel volgere di breve tempo.
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3) Trattamento mediante applicazione
di formulati insetticidi composti da una esca alimentare e da un insetticida persistente, attivo per ingestione (esche in gel: GOLIAT GEL.).Si tratta di un metodo noto da tempo reso ora più facile grazie all’introduzione sul mercato di alcuni formulati, pronti all’uso, caratterizzati da elevata stabilità nel tempo della base adescante e attivati con insetticidi in grado di agire in piccole quantità..Il metodo presenta alcuni indubbi vantaggi rispetto alle applicazioni tradizionali ma non deve essere sottovalutata la capacità dell’operatore nel collocare l’esca avvelenata. In caso di infestazioni molto elevate è preferibile attivare questa forma di lotta dopo aver ridotto la presenza delle Blatte con i metodi tradizionali.
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Suggerimenti operativi:
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Dopo il primo intervento di bonifica gli eventuali interventi insetticidi di mantenimento possono essere realizzati sfruttando le caratteristiche del formulato in gel che svolge una marcata azione attrattiva nei confronti delle Blatte. E’ così possibile giungere ad un controllo delle possibili reinfestazioni.
.Ricordiamo i fattori che predispongono l’ambiente alla reinfestazione: scarsa igiene e pulizia dei locali, vicinanza di locali infestati, frequente scambio di merce (anche semplici imballi vuoti) con luoghi ove possono essere presenti le Blatte..Con l’utilizzo dei formulati in gel la filosofia di intervento cambia radicalmente: sono le Blatte a ricercare l’insetticida e non il contrario. Inoltre l’utilizzo dei formulati in gel consente di diminuire le quantità di principio attivo insetticida applicato nell’ambiente.
Si evitano pertanto anche gli effetti secondari di repellenza caratteristici di alcuni piretroidi o la presenza nell’ambiente trattato di odori sgradevoli e persistenti causati dall’impiego di formulati in emulsione concentrata (e pertanto ricchi di solventi).
.Particolare attenzione deve essere posta al trattamento degli alloggiamenti dei motori elettrici presenti in affettatrici, pelapatate, tritacarne, frigoriferi, compressori e all’interno della carrozzeria di forni e friggitrici. In questi ambiti l’impiego dei formulati insetticidi in gel si rileva particolarmente utile.
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Valutazione dei risultati:
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Nelle aree soggette ad intervento ed in quelle immediatamente confinanti è opportuno sia allestita una rete di monitoraggio della presenza delle Blatte tramite la collocazione, nei punti a maggior rischio, di trappole collanti attivate con attrattivo alimentare (tipo INDIANA TRAP od INSECT DETECTOR). Le trappole devono essere posizionate nelle aree caratterizzate da un microclima caldo-umido dove possono accumularsi residui alimentari.
.E’ opportuno che le trappole collanti siano collocate, o ricollocate, non subito ma qualche giorno dopo l’applicazione di formulati insetticidi tradizionali, per superare il possibile effetto di repellenza prodotto da alcuni insetticidi..

A distanza di 15 giorni circa dall’esecuzione dell’intervento si procederà ad una ispezione delle trappole per rilevare le eventuali catture e poter così valutare, sulla base di un dato oggettivo, il perdurare o meno dell’infestazione. Il monitoraggio tramite trappole consente di rendersi conto del verificarsi di una reinfestazione da ambiente esterno e programmare l’esecuzione delle necessarie azioni correttive. nome comune di Insetti della famiglia dei Blattidi. Fra le Blatte, molto noto è lo scarafaggio (Blatta orientalis), dal corpo depresso, di colore bruno, ali piegate sull'addome, antenne lunghe e sottili. Di abitudini notturne, è molto ghiotta di derrate alimentari e arreca danni ai magazzini di commestibili.

Industrie alimentari infestanti



 
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